Dal manager umanista della Olivetti al leader orizzontale

Adriano Olivetti può essere considerato un ingegnere “atipico”, e cioè interessato ad integrare le conoscenze e visioni di impresa con le scienze umane e sociali: in virtù di questo, nella sua azienda nacquero la psicologia e sociologia del lavoro.

Dedicato al grande imprenditore italiano il convegno organizzato, lo scorso 15 dicembre, dall’Università di Firenze, presso la Facoltà di Ingegneria, quale fase di un progetto per valorizzare il lascito olivettiano sotto l’aspetto dell’ aggiornamento delle competenze necessarie all’Ingegnere di oggi, il cui ruolo in azienda non è solo di tecnologo di alto profilo, ma anche di manager di risorse umane che opera in stretto legame con la società ed il territorio.

IMO International ed IMO Italia, in collaborazione con Ircres-CNR, ripropongono l’ispirazione olivettiana su un piano metodologico per generare modalità efficaci di sviluppo delle organizzazioni e dei territori. La metodologia elaborata ha portato ottimi risultati anche in progetti di inserimento dei giovani nel lavoro, dando loro un “occhiale” transdisciplinare per affrontare il complesso mondo organizzativo, quali protagonisti attivi (o, diremmo, leader orizzontali) in grado di cogliere le connessioni sistemiche e svilupparle.

Al convegno ha partecipato anche Erica Rizziato, con un intervento sul tema “Dal manager umanista della Olivetti alla leadership orizzontale per le organizzazioni integrate“.

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